Mozart: Le Nozze Di Figaro, K. 492, Act Ii: No. 11, Porgi Amor – Vieni, Cara Susanna – Quanto Duolmi, Susanna

Mozart: Le Nozze Di Figaro, K. 492, Act Ii: No. 11, Porgi Amor – Vieni, Cara Susanna – Quanto Duolmi, Susanna

Kiri Te Kanawa

Длительность: 9:09
Год: 1982
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Текст песни

Porgi, amor, qualche ristoro
Al mio duolo, a' miei sospir!

O mi rendi il mio tesoro
O mi lascia almen morir
O mi lascia almen morir

Porgi, amor, qualche ristoro
Al mio duolo, ai miei sospir!
O mi rendi il mio tesoro
O mi lascia almen morir
Almen morir

O mi rendi il mio tesoro
O mi lascia almen morir

Vieni, cara Susanna
Finiscimi l'istoria

È già finita

Dunque volle sedurti?

Oh, il signor Conte
Non fa tai complimenti colle donne mie pari
Egli venne a contratto di danari

Ah, il crudel più non m'ama!

E come poi è geloso di voi?

Come lo sono
I moderni mariti: per sistema infedeli, per genio capricciosi
E per orgoglio poi tutti gelosi
Ma se Figaro t'ama ei sol potria...
(La la la la la, la la la, la la, la la la la la la la, la la la)

Eccolo: vieni, amico
Madama è impaziente

A voi non tocca stare in pena per questo
Alfin di che si tratta? Al signor Conte
Piace la sposa mia
Indi segretamente ricuperar vorria
Il diritto feudale
Possibile è la cosa, e naturale

Possibil!

Natural!

Naturalissima
E se Susanna vuol, possibilissima

Finiscila una volta!

Ho già finito
Quindi prese il partito
Di sceglier me corriero, e la Susanna
Consigliera segreta d'ambasciata
E perch'ella ostinata ognor rifiuta
Il diploma d'onor ch'ei le destina
Minaccia di protegger Marcellina
Questo è tutto l'affare

Ed hai coraggio di trattar scherzando
Un negozio sì serio?

Non ti basta
Che scherzando io ci pensi? Ecco il progetto
Per Basilio un biglietto
Io gli fo' capitar che l'avvertisca
Di certo appuntamento
Che per l'ora del ballo
A un amante voi deste

O ciel! Che sento!
Ad un uom sì geloso!

Ancora meglio
Così potrem più presto imbarazzarlo
Confonderlo, imbrogliarlo
Rovesciargli i progetti
Empierlo di sospetti, e porgli in testa
Che la moderna festa
Ch'ei di fare a me tenta, altri a lui faccia
Onde qua perda il tempo, ivi la traccia

Così, quasi ex abrupto, e senza ch'abbia
Fatto per frastornarci alcun disegno
Vien l'ora delle nozze, e in faccia a lei
Non fia ch'osi d'opporsi ai voti miei

È ver, ma in di lui vece
S'opporrà Marcellina

Aspetta: al Conte
Farai subito dir, che verso sera
Attendati in giardino
Il picciol Cherubino
Per mio consiglio non ancor partito
Da femmina vestito
Faremo che in sua vece ivi sen vada

Questa è l'unica strada
Onde monsù sorpreso da madama
Sia costretto a far poi quel che si brama

Che ti par?

Non c'è mal

Nel nostro caso...

Quand'egli è persuaso... e dove è il tempo?

Ito è il Conte alla caccia; e per qualch'ora
Non sarà di ritorno; io vado e tosto
Cherubino vi mando; lascio a voi
La cura di vestirlo

E poi?

E poi
Se vuol ballare, signor Contino
Il chitarrino le suonerò, sì
Le suonerò, sì
Le suonerò

Quanto duolmi, Susanna
Che questo giovinotto abbia del Conte
Le stravaganze udite! Ah tu non sai!
Ma per qual causa mai
Da me stessa ei non venne?
Dov'è la canzonetta?

Eccola: appunto, facciam che ce la canti
Zitto, vien gente! È desso: avanti, avanti, signor uffiziale

Ah, non chiamarmi
Con nome sì fatale! Ei mi rammenta
Che abbandonar degg'io
Comare tanto buona

E tanto bella!

Ah sì... certo

Ah sì... certo... Ipocritone!
Via, presto, la canzone
Che stamane a me deste
A madama cantate

Chi n'è l'autor?

Guardate: egli ha due braccia di rossor sulla faccia

Prendi la mia chitarra, e l'accompagna

Io sono sì tremante...
Ma se madama vuole...

Lo vuole, sì, lo vuol, manco parole